28 Feb Come scegliere le porte interne
Oggi vi condivido qualche riflessione e consiglio sulla scelte delle porte interne!
Innanzitutto esistono tre grandi categorie: scorrevoli, a battente e a bilico (si ok, ci sono anche le porte a libro e quelle retrotraslanti, ma si usano in casi davvero eccezionali, quindi al momento non le considero).
Le scorrevoli possono essere interne al muro oppure esterne, e solitamente io scelgo questa tipologia quando non voglio (o non posso) avere l’ingombro dato dall’apertura dell’anta.
In casi normali però prediligo le porte a battente.
La mia scelta è dettata principalmente da due fattori: le scorrevoli interne hanno ovviamente l’anta all’interno del muro, e quindi non a filo. Esteticamente non mi piace molto (soprattutto se scegliamo porte rasomuro). Le scorrevoli esterne invece liberano lo spazio davanti alla porta, ma occupano la parete accanto: dove la porta si apre non potremo mettere assolutamente nulla.
Parlando invece di porte a battente le mie preferite (se escludiamo le rasomuro) sono quelle con cerniere a scomparsa e con anta complanare allo stipite. Queste porte sono secondo me in genere un ottimo compromesso tra costo ed estetica.
Le porte a bilico o a pivot sono sicuramente molto belle nelle loro versioni più minimal e creano sempre un attimo di stupore, perché l’anta sembra magicamente sospesa, ma hanno bisogno di aperture maggiori. Vanno quindi molto bene dove non ci sono problemi di spazio e stiamo cercando effetti wow!
Un mio professore all’università diceva che le porte rappresentano la soglia, il confine; come fossero quindi una sorta di luogo magico all’interno della casa, creano sempre del mistero su cosa ci sia dall’altra parte.
Nei secoli scorsi infatti le porte erano vere e proprie sculture, molto intarsiate e decorate, venivano scolpite a mano per essere elementi imponenti che non passavano certo inosservati.
Ma veniamo al succo della questione: come scegliamo le porte?
Le porte all’interno di una casa non hanno sempre tutte la stessa importanza, e non andrebbero trattate sempre per forza tutte allo stesso modo. Con questo non vi sto autorizzando a fare ogni porta diversa dall’altra, ma vi voglio spingere a ragionare con me:
Immaginate un corridoio, che si apre quindi su diversi ambienti. Potremmo decidere di enfatizzare l’aspetto “scatolare” del corridoio, ed annullare quindi tutte le porte, facendole sparire il più possibile nel muro. Questo creerà un senso di “disorientamento” iniziale, soprattutto per chi entra la prima volta.
Un’altra scelta potrebbe essere quella di annullare ad esempio le porte che portano agli ambienti di servizio, come i bagni, la lavanderia, o il locale tecnico, ed enfatizzare invece la porta che conduce alla zona giorno. In questo modo creeremo una sorta di guida per il nostro ospite, e avremo una gerarchia.
Certo, le porte tra loro devono comunque parlare la stessa lingua. Non avrebbe nessun senso mettere delle porte classiche, a battente, magari modanate e bianche, e poi inserire una porta rasomuro in legno.
Oggi nel 95% dei casi chi ristruttura o compra casa “tralascia” un pochino le porte. Forse non ne coglie l’aspetto magico, oppure semplicemente se si ha un budget da qualche parte bisogna pur togliere qualcosa, e le porte sono spesso il primo luogo.
Inoltre oggi si tende sempre più a scegliere porte bianche, semplici, che poi “staranno bene con tutto”. Non dico sia sbagliato, dico che va bene come scelta se è fatta con consapevolezza, se è la soluzione giusta per l’ambiente che abbiamo di fronte.
Qualche spunto interessante, un po’ meno scontato, con qualche riflessione:
Porte in vetro: molto molto belle. Mi piacciono le rasomuro, retrolaccate colorate.
Oppure porte trasparenti, con telaio minimo (le più in voga ora con telaio nero), molto efficaci per creare filtri permeabili, come ad esempio tra cucina e soggiorno.
Porte in legno: sono perfette per scaldare gli ambienti troppo freddi. Stanno molto bene con i pavimenti color cemento (grandi lastre in grès, resina…) e possono essere un’ottima alternativa alla classica porta bianca. Una raccomandazione però, se fate questa scelta spendete qualcosina in più, ma che il legno sia legno! Smettetela di riempire casa di finti legni! Sarò sicuramente poco popolare, ma l’utilizzo di effetti legno ovunque, che sono in realtà molto finti e plasticosi non vi aiuterà a rendere più accogliente la vostra casa, ma otterrete l’effetto contrario, sembrerà solo più dozzinale ed economica.
Boiserie: ebbene c’è un grande ritorno! Soprattutto negli ultimi anni stanno tornando, in forme più contemporanee, queste pareti rivestite che permettono di integrare diverse cose, tra cui ovviamente le porte. Un bel modo per decorare una parete che assume quindi una funzione tutta sua.
Porte rasomuro grezze: uno degli utilizzi più classici di queste porte è sceglierle grezze, per colorarle poi come il muro, in modo che spariscano quasi del tutto. State attenti però in questo caso a scegliere vernici lavabili veramente (non le idropitture classiche che di lavabile non hanno nulla!!).
Bonus: una scelta particolare ma interessante potrebbe essere quella di far risaltare lo stipite più dell’anta.
In questa categoria molto particolari le nuove porte di eclisse, con lo stipite a 40 gradi.
Bonus 2: anche la scelta di porte a tutta altezza ovviamente merita una menzione. Sono sicuramente molto eleganti, perché più slanciate e meno tozze, ma ovviamente anche più care.
Se siete arrivati fino a qui ditemi, quale tra queste è la porta che vi piace di più?
La tua casa dovrebbe assomigliarti e dovrebbe essere il luogo in cui sei più felice di tornare.
Se cerchi consigli più specifici per migliorarla o pensi che abbia del potenziale non ancora espresso scrivimi: https://www.elisamacchi.com/contatti/
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